"Obiettivo: l’ educazione ai mass media"
di Giuseppe Puppo
Questa nuova iniziativa del Circolo IL CAVALIERE che prende adesso il via è un’idea impegnativa e ambiziosa, ma al tempo stesso meritoria e lungimirante.
Dobbiamo essere grati al presidente del Circolo IL CAVALIERE, Valerio Melcore, per averla concepita, ideata e organizzata: un esperimento inedito, da grande esperto della comunicazione, che si rivolge ad una intera comunità, formata dalle famiglie leccesi, come se fosse un’unica, grande famiglia, e lodevolmente si propone così di educare all’uso corretto e consapevole dei mass – media, vecchi e nuovi.
Educare è una parola terribile. Presuppone autorità, competenza, determinazione unite ad una certa specifica vocazione, e anche tanta pazienza.
Valerio Melcore ne ha a sufficienza.
Ma senza fargli torto, più semplicemente il suo è il lodevole progetto di mettere al servizio della comunità in cui è nato, vive e lavora, l’esperienza professionale accumulata in tutti questi anni nel campo della comunicazione e dei mezzi di comunicazione di massa, le conoscenze e gli insegnamenti che ne ha ricavato, e di mettere tutto a disposizione delle famiglie leccesi, raggiungendole comodamente ( e gratuitamente! ) nelle loro case.
Insomma, dedizione e servizio per la propria comunità: il che è poi la quintessenza, la traduzione pratica della migliore definizione possibile della politica.
Fra l‘altro, piaccia, o non piaccia, la politica oggi si fa anche e soprattutto con i mezzi di comunicazione di massa e quello che era un contropotere, è diventato esso stesso un vero e proprio potere, che, più che essere generato e condizionato dall’economia e della politica, oramai le genera e le condiziona direttamente, più che controllarle, come doveva essere all’origine.
Ma nel guazzabuglio pressoché inestricabile che sono diventati oggi i mass media, sia i vecchi, sia i nuovi, di interessi, passioni e piaceri, è possibile isolare, evidenziare e propagandare veri e propri valori.
In fin dei conti, vale sempre la prima e suprema lezione di Marshal Mc Luhan, il primo e supremo esperto di comunicazione, che diligentemente Valerio Melcore ha imparato e opportunamente tradotto in pratica: ogni mezzo di comunicazione di massa ha la propria specificità, che diventa essa stessa messaggio; ogni mezzo di comunicazione di massa è di per sé neutro e il valore che esso assume dipende dall’uso che se ne fa.
Non si tratta, comunque, di esortare a usare i mass – media: volenti o nolenti, attivi, o passivi, li usiamo fin troppo e anzi essi hanno invaso completamente la nostra esistenza.
Si tratta semmai di difenderci da questa invasione multimediale, imparando a conoscere compiutamente i vari aspetti, usarli con spirito e capacità critica e sfruttarne le potenzialità positive, le migliori risorse possibili.
Valerio Melcore sollecita così una riflessione, che dalla dimensione collettiva, va verso quella privata e poi nuovamente ad essa ritorna.
Un progetto ambizioso, un esperimento inedito, che richiede se non altro attenzione e partecipazione.
Ma sarà un’attenzione non soltanto ben riposta, ma soprattutto ben ripagata: una salutare riflessione, che lascerà ognuno più maturo e più libero, perché appunto, partecipe e profondamente consapevole, sulle potenzialità dei mass media, che così profondamente e in maniera oramai indelebile segnano la nostra identità di contemporanei.